AIG/Lincoln Italia Srl (capocordata) IMMSI Spa
Progettisti: David Chipperfield, Dominique
Perrault, FOA Foreign Office Architects, SOM London – Skidmore, Owings &
Merrill, Michele De Lucchi, SANAA, MVRDV, Aukett + Garretti, LAND, Büro Happold
LLC, Freyrie & Pestalozza
L’obiettivo dei progettisti è stato quello di creare uno
spazio urbano rinnovato e dotato di forte carattere. Una meta ambiziosa
perseguita grazie a due chiare impostazioni del progetto: una serie di
macroarchitetture di forte impianto scultoreo distribuite per la maggior parte
sul perimetro del lotto, e un parco, più interno, semplice e immediatamente
identificabile come grande luogo di
svago, in cui l’acqua assume un’importanza primaria anche ai fini della
sicurezza e della delimitazione degli spazi.
Le architetture sono dislocate in modo da essere percepite dalla città
come landmarks, segni sul territorio, visibili da grandi distanze. Sono
differenti tra loro, proprio perché a
firma dei diversi progettisti della cordata, ma non per questo disomogenee. Delineano invece prospettive
interessanti e inquadrano, con aperture ben mirate del perimetro del lotto, il
vuoto interno. Ma più che di un vuoto,
per il parco, si parla di un vero e proprio spazio pubblico moderno: dalla sua
sagoma a L è possibile godere la vista
delle nuove architetture e intuire le precise relazioni che si
intessono con il contesto circostante.
Una pavimentazione definita “bordo di pietra” delimita l’area dell’intervento,
come a sottolineare il cambio di tono rispetto al tessuto prossimo. Si
tratta di uno spazio di limite, dove i
cittadini entrano in contatto con la nuova vita di quartiere: una prima soglia costellata da bar e negozi. Si
tratta di un’area pubblica, pavimentata, dove grandi e piccole insenature, piazze
urbane e strade di quartiere ritmano il
susseguirsi di edifici, vetrine, ingressi di uffici e abitazioni. La soglia successiva è rappresentata da un canale,
che lambisce il perimetro del parco e ne consente l’accesso solo da pochi punti
strategici che possono essere chiusi per motivi di sicurezza. Nella parte più
protetta del parco, nel cuore dell’intervento, un’alta torre per uffici, accompagnata da due torri
residenziali altrettanto rappresentative, segnano il nuovo ingresso alla Fiera
che rimane in città. La compresenza di
questi elementi – uffici e residenze - garantisce, anche all’interno
dell’intervento, una miscela di funzioni che ne favoriscono e ne migliorano la vivibilità.