Comunicato stampa

 

 “UN NUOVO CENTRO PER MILANO” IN MOSTRA ALLA TRIENNALE

 

Per la prima volta insieme, alla Triennale di Milano, i cinque progetti che hanno partecipato alla gara internazionale di riqualificazione del quartiere storico di Fiera Milano.

 

Milano, 22 settembre 2004. Si inaugura oggi alle 18.30, e si concluderà il 21 ottobre 2004 alla Triennale di Milano, la mostra “Un nuovo centro per Milano” che vede esposti, per la prima volta, i cinque progetti presentati alla gara internazionale per la riqualificazione del quartiere storico di Fiera di Milano.

 

La gara, terminata il 2 luglio 2004 con l’aggiudicazione alla cordata CityLife, è iniziata il 4 aprile 2003 con la pubblicazione del bando di prequalifica e si è svolta in due fasi. La prima fase di valutazione ha comportato un’analisi di tipo qualitativo dei progetti, per verificarne il completo rispetto delle linee guida richieste dal bando. Mentre la seconda fase, di carattere quantitativo, ha selezionato il progetto vincitore sulla base dell’offerta economica presentata dai raggruppamenti in shortlist.

 

A inaugurare la mostra, Davide Rampello, presidente della Triennale, Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, Lanfranco Senn, direttore del Certet all’Università Luigi Bocconi, Deyan Sudijc, critico d’architettura, editorialista e curatore di mostre e Gianni Verga, assessore allo Sviluppo del territorio del Comune di Milano.

 

La mostra, oltre a presentare in anteprima i cinque plastici dei progetti, racconta e documenta l’iter di gara. Curata da Fondazione Fiera Milano, con il coordinamento scientifico di Cecilia Bolognesi e con il progetto grafico e l’allestimento dello studio d’architettura Navone Associati, l’esposizione si sviluppa su due livelli che rappresentano, da un lato “la domanda”, ovvero la richiesta espressa dalla committenza con il bando di prequalifica, e dall’altro “la risposta”, ovvero i cinque progetti presentati dalle cordate.

 

Nella parete della “domanda” oltre ai volti dei protagonisti eccellenti di questo concorso, si trovano le trasformazioni del Polo Urbano nel tempo, la metodologia di gara e le linee guida redatte da Fondazione Fiera Milano e Sviluppo Sistema Fiera. Particolare risalto viene dato anche agli atti pubblici della gara: la variante urbanistica al piano regolatore generale per l’area Fiera e i documenti amministrativi.

 

La parete della “risposta” accoglie invece tutti i cinque progetti selezionati, con le planimetrie, le tavole di progetto e le proposte relative alle aree pubbliche adiacenti all’area di trasformazione. Vi sono poi una zona multimediale, dove i visitatori potranno vedere i filmati di presentazione dei progetti, coi render prodotti da ogni cordata, e un libro, posto alla fine del percorso espositivo, per accogliere opinioni e suggerimenti.

 

La gara non è stato un tradizionale concorso di progetti, né un asta, né un appalto  - spiega Luigi Roth - ma è stata un’operazione mista, un modello innovativo nel panorama nazionale perché ha unito in un’unica procedura gli aspetti pianificatori-progettuali, gli aspetti realizzativi e la sostenibilità economico-finanziaria. Siamo partiti da un concetto “complesso” di trasformazione urbanistica, da valutare secondo i principi della multidisciplinarietà. Le risposte che abbiamo ricevuto hanno tutte interpretato questo spirito, in modo diverso ma in perfetta consonanza con l’approccio che Fondazione Fiera Milano ha scelto.

 

Questa gara – commenta Deyan Sudijc - è un esempio di trasparenza e logica che ha visto riuniti, attorno ad un unico progetto, i migliori talenti. Il risultato sarà un intervento di riqualificazione eccellente e rappresenta per Milano un primo importante passo verso quei modelli di esplorazione e sperimentazione urbana che coinvolgono da tempo importanti città europee come Parigi, Londra, Berlino e Barcellona.

 

Il risultato di questa gara - aggiunge Verga – è un progetto destinato a rimanere nella storia e che permette a Milano di riallacciare il proprio legame con un passato architettonico glorioso e di vivere appieno questa nuova felice stagione.

 

Il concorso per la riqualificazione del quartiere Fiera – conclude Rampello – è una grande scommessa per il futuro. Mi auguro che il rilancio urbanistico della nostra città possa partire proprio da qui.

 

 

 

 

 

 

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