Luca Mazzucchelli, consigliere dei
Verdi-Arancia in Zona 8
City Life ha vinto la gara per la riqualificazione
dell’area Fiera di Milano
Peggio non poteva andare in quanto il nuovo
"rinascimento milanese" comincia con un progetto dove si massimizzare
la cubatura e il ricavo: è infatti previsto un indice di edificabilità doppio
rispetto alla norma.
Ecco allora che l'immagine dei tre
grattacieli esprime esteticamente il delirio albertiniano e la sua santificazione
della finanza che incarna una fiducia nelle illimitate capacità della tecnica e
del marketing: questa è ormai la vera filosofia del nostro tempo.
E il verde? Chi si aspettava un vero polmone
di alberi secolari stile Central Park resterà deluso: il 50% dell'area del
progetto è destinata a verde, ma è in realtà un verde condominiale,
sparpagliato qua e là al solo scopo di nascondere l'impatto dei nuovi edifici
estranei al quartiere e soprattutto renderli più vendibili.
Appare allora più idoneo il progetto di Renzo
Piano, che avrebbe compattato il verde in un'unica area omogenea e ridotto i
tre grattaceli ad un unica guglia, più elegante e meno invadente.
E il problema del traffico e del parcheggio?
Incredibile ma è stato ignorato: la linea MM
rossa, già sovraccarica, dovrà
servire oltre al nuovo polo di Rho-Pero anche
al bisogno di mobilità prodotto dal nuovo insediamento abitativo che pare sarà
stimato sui 5.000 residenti (da sommare ai 5.000 impiegati e 5.000 visitatori).
Altro aspetto fondamentale, soprattutto per i
cittadini della Zona 8 è che il progetto City Life (letteralmente città della
vita) è completato e affiancato dal progetto Portello (ex stabilimenti Alfa
Romeo): la riconversione di questa superficie, anche se indipendente dall’
"operazione fiera”, avrà tuttavia il suo peso nella definizione
dell'identità urbana della Zona 8.
Già oggi sono operativi tre giganteschi
Iper-mostri che causano una tragica congestione di traffico (e smog)
immediatamente visibile agli occhi dei cittadini.
Fortunatamente i residenti si stanno
mobilitando con giornate di raccolta firme, lettere aperte al sindaco, campagne
di sensibilizzazione e l’apertura di un sito internet (www.msacerdoti.it ) per
informare sulle problematiche che la realizzazione del progetto comporta.