Il Consiglio Comunale di Milano,
· ascoltati gli interventi dell’Assessore al Territorio, del Presidente della Fondazione Fiera e dei membri dell’Associazione Vivi e Progetta un’altra Milano,
· visto che il P.I.I. utilizza l’indice territoriale massimo di 1,15 mq/mq previsto dalla variante all’accordo di programma, che è eccessivo ed incompatibile con il tessuto urbano circostante, e quasi doppio rispetto all’indice di 0,65 mq/mq, utilizzato dagli altri programmi in corso,
· visto che l’attribuzione di un indice di edificabilità così elevato poteva apparire necessaria anni addietro, per assicurare alla Fondazione Fiera i fondi necessari per costruire il polo esterno, ma la successiva lievitazione dei prezzi degli immobili ha consentito alla Fondazione di ottenere dalla vendita del terreno un importo doppio del previsto e largamente eccedente quanto necessario per finanziare il polo esterno,
· Visto che non si può ritenere che sia di interesse pubblico, di per sé, la concessione di un indice edificatorio eccezionale finalizzato alla costruzione di 900.000 metri cubi di uffici e case di lusso privati, né l’arricchimento della Fondazione Fiera al di là delle sue necessità istituzionali,
· visto il parere del Nucleo di Consulenza laddove indica la “eccessiva densità complessiva dell’intervento” e “l’assetto planivolumetrico di particolare discontinuità con la tradizione urbana della città” ,
· visto che gli edifici di 23 –25 piani posti lungo le strade perimetrali incomberanno con la loro mole su edifici attigui di 2 - 8 piani,
· visto che il verde è incuneato tra edifici alti tra i 12 e i 50 piani ed è pertanto incompatibile con il suo utilizzo come parco, e infatti lo studio delle ombre evidenzia come d’inverno il parco sia per la maggior parte all’ombra per tutta la giornata,
· visto che la distribuzione degli edifici creerà vaste zone d’ombra verso gli edifici di via Boezio nei pomeriggi d’inverno e di primavera,
· visto che gli studi di traffico non sono stati sufficientemente approfonditi e ipotizzano opere come la galleria sotterranea di via Gattamelata e la nuova metropolitana 6 Garibaldi-Axum ancora da finanziare, ed anche secondo il Nucleo di Valutazione, “per quanto riguarda il tema della viabilità e dei trasporti il progetto nel suo complesso soffre delle indecisioni dell’Amministrazione comunale sulla sistemazione definitiva dell’area”,
· visto che nel polo urbano della Fiera rimarranno le fiere rivolte ai consumatori e quindi con un maggior numero di visitatori e impatto sul traffico e sui trasporti pubblici, e che il traffico generato dal nuovo insediamento produrrà, a causa dell’elevato carico urbanistico, un aumento del traffico rispetto alla situazione attuale, contrariamente alle promesse fatte da Fiera e dal Comune ai residenti al momento della creazione del Polo esterno,
· visto che non è stata approfondita la questione delle vie di accesso ai parcheggi sotterranei, e degli effetti che si potranno avere nelle ore di punta, in particolare dalla già congestionata piazza Arduino e via Domodossola,
· visto che la MM1 ormai satura non è in grado di trasportare i nuovi abitanti e lavoratori mentre la nuova linea MM6 Axum-Garibaldi non sarà realizzata contestualmente al P.I.I.,
· visto che la soluzione proposta non è obbligata in quanto altre soluzioni progettuali sottoposte al concorso soddisfacevano maggiormente le esigenze della città dl punto di vista della distribuzione degli edifici e del verde,
· visto che il consiglio di zona 8, durante l’esame del programma il 25 luglio scorso, ha approvato un emendamento in cui si chiede :
o un indice di edificabilità territoriale analogo a quello degli altri P.I.I. pari a 0,65 mq/mq;
o la contestuale e vincolante realizzazione, nel piano lavori del P.I.I., di infrastrutture di trasporto pubblico su ferro a servizio del nuovo quartiere e a beneficio dell’intera città, anche attraverso un aumento degli oneri di urbanizzazione previsti;
o un maggior compattamento e aumento del sistema del verde previsto, in modo tale da renderlo meno ”elemento di arredo” a servizio solo dei nuovi edifici e maggiormente fruibile come nuovo “polmone verde” a beneficio dei cittadini,
· viste le numerose firme depositate dall’Associazione Vivi e Progetta un’altra Milano contro il progetto,
· visto che il Documento di Inquadramento delle politiche urbanistiche comunali prevede che “per le aree particolarmente significative sul piano della trasformazione urbanistica, anche per dimensione e localizzazione, laddove si preveda un intervento comprendente funzioni residenziali si dovrà necessariamente riservare una quota di tale funzione da destinarsi ad edilizia abitativa in regime di locazione e/o convenzionata e/o pubblica in misura tale da renderla autonomamente gestibile e che in tal caso l’indice di utilizzazione territoriale può essere incrementato di 0,10 mq./mq. in presenza di una quota di edilizia residenziale in locazione e/o convenzionata e/o pubblica di almeno il 50% della s.l.p. residenziale proposta, che a sua volta non dovrà essere inferiore al 50% della s.l.p. totale”,
·
visto che la Giunta Comunale ha adottato il P.I.I. con
una dubbia interpretazione della legge regionale 12/2005 e ha espresso
l’intenzione di approvarlo, nonostante che esso modifichi i criteri e gli
indirizzi contenuti nel documento di inquadramento per indice fondiario e
mancanza di edilizia convenzionata/sovvenzionata e quindi la stessa legge
prescriva l’approvazione da parte del Consiglio Comunale,
impegna
la Giunta e l’Assessore allo Sviluppo del Territorio
· a non procedere all’approvazione del P.I.I. presentato,
· a rivedere il P.I.I. insieme alla Fondazione Fiera seguendo i seguenti criteri:
o una profonda revisione al ribasso della volumetria concessa, che la riavvicini a quella concessa in altri piani di riqualificazione urbana, con la presenza di una quota del 50% di edilizia residenziale convenzionata e/o in locazione e/o pubblica,
o compattamento dell’edificazione verso la Fiera, abbassamento dell’altezza degli edifici e creazione di un ampio parco lungo le strade perimetrali,
o realizzazione contestuale di infrastrutture di trasporto pubblico su ferro,
o inclusione di edilizia convenzionata per il 20% della volumetria
· a coinvolgere il quartiere nelle fasi di riprogettazione dell’intervento,
· a sottoporre alla Commissione Urbanistica e al Consiglio Comunale per l’adozione la nuova versione del programma.