Il
centrosinistra vuole un Consiglio straordinario sul progetto delle tre
torri
Nuovo quartiere Fiera
I residenti chiedono più verde
Entro fine mese la decisione della giunta
Il disegno di Citylife, firmato da Libeskind, Isozaki e Hadid,
rivoluzionerà l´area
SANDRO DE RICCARDIS
|
|
Un consiglio straordinario da convocare entro il 31 luglio, prima che la
Giunta approvi il Pii, il Piano integrato d´intervento, l´atto formale
senza il quale il progetto di recupero della vecchia Fiera non può
partire. Il centrosinistra e i residenti del quartiere sono uniti nel
chiedere più verde e un nuovo passaggio in aula per conoscere i dettagli
tecnici del piano e le modifiche apportate in questi mesi dalle
commissioni tecniche di Palazzo Marino. «Il Consiglio ha votato solo gli
indici volumetrici del progetto - accusa Maurizio Baruffi, consigliere dei
Verdi e primo firmatario della richiesta di convocazione della seduta
straordinaria -. Per il resto, abbiamo conosciuto i dettagli del piano di
riqualificazione della Fiera soltanto dai giornali».
La Giunta intende approvare il piano che rivoluzionerà la toponomastica
di un pezzo di città entro fine mese. Senza alcun passaggio in consiglio
comunale, anche se al progetto originario - disegnato dai tre architetti
Daniel Libeskind, Arata Isozaki e Zaha Hadhid per la cordata Citylife
(Generali-Sai) - sono state apportate rilevanti modifiche urbanistiche. E´
stata innanzitutto ampliata la superficie di verde, con 25mila metri
quadrati aggiunti al progetto originario, ed è stata modificata la
viabilità dell´intero quartiere, dove sorgeranno parcheggi per
complessivi 9.500 posti auto.
Residenti e opposizioni chiedono per questo che venga convocato un
consiglio straordinario per il prossimo 19 luglio. «Il presidente del
Consiglio ci ha proposto la data del 15 settembre - dice ancora Baruffi -.
Giudice ci ha comunicato che in un eventuale consiglio straordinario in
luglio, nessun rappresentante di Fiera e Citylife si sarebbe presentato in
aula. E´ ridicolo - continua ancora Baruffi - essere convocati soltanto a
settembre, quando tutto è già stato deciso, e non ci trova d´accordo il
fatto che chi dovrà riqualificare l´area non si presenti a illustrare le
modifiche apportate al progetto».
Nella conferenza dei capigruppo di martedì, ci sarà la decisione sulla
richiesta delle opposizioni. «La giunta non può opporsi - dice Giovanni
Occhi, capogruppo di Rifondazione Comunista -. C´è il precedente di
Monza di pochi giorni fa. Il Tribunale amministrativo ha dato ragione ai
consiglieri di opposizione, che avevano chiesto di riportare il Piano
integrato d´intervento in consiglio comunale». E sul progetto di
Citylife, Occhi attacca: «E´ stato deciso interamente da Fiera senza una
vera dialettica con le istituzioni. E infatti non ci piace: le volumetrie
consentite sono il doppio di quelle concesse normalmente per il recupero
delle aree dismesse».
|