Riqualificazione del quartiere storico
di Fiera Milano
I PROGETTI IN
SHORTLIST
LE MOTIVAZIONI DELLA
SCELTA
MILANO, 2 LUGLIO 2004
Cordata Pirelli Real
Estate
Pirelli Real Estate S.p.A. (capocordata), Vianini Lavori S.p.A.,
Roma Ovest Costruzioni S.p.A., Unicredit Real Estate S.p.A.
Progettista: RPBW
- Renzo Piano Building Workshop.
Riconoscibilità
e originalità sono affidate a due scelte di alto valore: la torre residenziale
e il sistema delle funzioni di eccellenza.
La torre,
posizionata nell’intersezione degli assi urbani principali, è ben visibile
nello skyline di Milano e la qualità della sua progettazione architettonica
risponde al meglio ai requisiti di leggerezza e luminosità richiesti dal bando;
inoltre ha il pregio di introdurre il tema di un nuovo modo di abitare: in alto
e immerso nel verde.
Le funzioni
di ricerca, di rappresentanza internazionale e di residenza universitaria
qualificata (sede dell’Unesco e CMT College) ben rappresentano l’obiettivo di
riaffermare il carattere di internazionalità e di eccellenza che è stato
caratteristica propria della Fiera, riproponendolo e attualizzandolo nel nuovo
insediamento.
Le stesse
funzioni si dimostrano in sintonia con le evoluzioni sociali e culturali della
città, che mettono sempre più l’accento sulla componente conoscitiva
dell’economia urbana e contemporanea. Allo stesso tempo colgono il tratto
distintivo di Milano in termini di operosità e di accoglienza.
La parte
dell’edificato a ridosso del polo urbano che richiama altre realizzazioni dello
stesso progettista, è elemento integrante dell’intervento che è geometricamente
e formalmente ben collegato all’ambiente circostante grazie all’estensione
degli assi preesistenti che penetrano il sito come corridoi visivi.
Gli spazi
pubblici individuati dal progetto sono utilizzati per creare un parco dalle
generosissime dimensioni; il chiaro disegno del parco e la scelta di
localizzare quest’ultimo tra la città e il nuovo edificato ne garantiscono il
massimo grado di utilizzo.
Il
concorrente sviluppa il progetto in tempi più brevi rispetto a quelli previsti
dalle linee guida e rende disponibili il parco dopo 75 mesi e l’ingresso Fiera
dopo 69 mesi.
Cordata Risanamento
Risanamento S.p.A. (capocordata), IPI S.p.A., Fiat Engineering S.p.A. (ora Maire
Engineering), Astaldi S.p.A., Chelsfield, Langdale Consulting.
Progettisti: Foster & Partners, Frank O. Gehry,
Rafael Moneo, Cino Zucchi, Richard Burdett, URB.A.M. S.r.l.
La proposta
risponde pienamente al requisito di emblematicità previsto nel bando grazie al
progetto delle torri – dal disegno chiaro e preciso – ben identificabili nello
skyline milanese.
La torre
residenziale assume anche una notevole valenza di originalità: abitare in alto
ed immersi nel verde.
La piazza,
spazio pubblico centrale del progetto, è ben disegnata e su di essa si
affacciano una pluralità ben assortita di funzioni (residenza, albergo,
commercio, terziario), che garantiscono ampi livelli di vivibilità, estesa
nell’arco della giornata e della settimana. La piazza si relaziona
efficacemente con la Fiera e ne determina il nuovo ingresso, riaffermando al
meglio il ruolo di eccellenza che questa rappresenta per Milano a scala
internazionale.
Il parco,
permeabile grazie agli otto accessi allineati ai limitrofi assi cittadini, ha
il grande pregio di essere elemento di contatto tra le funzioni proposte e la
città esistente e, al tempo stesso elemento di separazione tra il luogo di
maggior vivacità (la piazza) e le abitazioni, garantendo in tal modo un elevato
grado di socialità nel rispetto della privacy.
Il progetto
associa ai requisiti di emblematicità e riconoscibilità richiesti dalle linee
guida il tema dell’integrazione con la città.
Gli isolati
residenziali posti sul perimetro dell’area di trasformazione, per la loro forma
e tipologia, per le attività commerciali e di servizio al piano terra, per
l’altezza ed il loro linguaggio architettonico, ben si pongono come elemento di
dialogo con il tessuto circostante.
La proposta
affronta l’ampio tema ambientale, rafforzandolo anche attraverso la scelta di
dedicare il padiglione 3 a funzioni di laboratorio, esposizione ed educazione
alle tematiche ambientali, contribuendo con ciò ad affermare la città di Milano
come uno dei poli di riferimento in questo campo.
Il
concorrente rispetta i tempi massimi previsti, valutando i tempi di sviluppo
del progetto in modo prudenziale ed anticipando le parti connesse con
l’ingresso Fiera.
Cordata CityLife
(Generali Properties S.p.A.,
capocordata, RAS S.p.A., Progestim S.p.A., Lamaro Appalti S.p.A., Grupo Lar
Desarrollos Residentiales - Progettisti: Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid, Pier Paolo
Maggiora)
La proposta
interpreta in modo eccellente la richiesta del bando in materia di
emblematicità. Particolare rilievo a questo riguardo è assunto dalle tre torri
che, poste al centro dell’intervento all’intersezione dei principali assi del
quadrante urbano, costituiscono un esempio unico in Italia e nel panorama
internazionale, ponendo Milano all’avanguardia dell’espressione architettonica
contemporanea.
Il progetto
intende premiare quella vocazione alla modernità e all’innovazione tipica di
Milano con l’audace approccio “futurista” dell’architettura e con la
valorizzazione di uno dei punti di forza del Made in Italy: la scelta di
proporre come funzione di eccellenza il Museo del Design ha la potenzialità di
sviluppare la visibilità e l’attrattività di Milano su scala internazionale,
valorizzando uno degli elementi peculiari che la qualificano nel mondo.
Il mix
funzionale è equilibrato ed è in grado di assicurare l’auspicata vivibilità
nell’arco dell’intera giornata e della settimana. Inoltre la scelta di
utilizzare il padiglione 3 come centro di attività rivolte prevalentemente ai
bambini, ragazzi ed anziani, sottolinea l’attenzione del progetto ad introdurre
una molteplicità di funzioni capace di attrarre il più ampio ventaglio di
categorie di utenza.
Il parco,
pur nelle sue dimensioni non particolarmente generose, possiede un elevato
grado di qualità ambientale, testimoniato dalla cura nella scelta delle
essenze, ed è concepito come polmone naturale del nuovo insediamento e del
contesto urbano ad esso adiacente.
Gli spazi
pubblici, articolati principalmente in tre “fori” sono ampi e coerenti con il
linguaggio architettonico dei fabbricati.
Il
concorrente rispetta i tempi massimi previsti, cadenzando i lotti funzionali in
modo positivo attraverso l’anticipo di una significativa parte del parco e
delle parti connesse con l’ingresso Fiera.